codice

Quali sono ritenuti i più potenti editor's (in italiano editori) per i linguaggi di programmazione ed infine una comparazione con VisualStudio che dicono che è iper super tra-fra ma, me, fa cagà. Continue reading

L'articolo Gli editori di codice moderni e Open in Linux proviene da Blog di trucchisuse.

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La notizia mi ha riportata direttamente nei primissimi anni 2000 quando (ogni tanto e di nascosto) riuscivo a recuperare qualche copia di $notarivistainformatica con in allegato CD con vari software e tra le costanti c’era sempre un nome: Eudora.

Eudora è stato un client di posta sviluppato da Steve Dorner presso l’Università dell’Illinois e rilasciato per la prima volta nel 1988 per Apple Mac.

Nel 1991 Qualcomm acquisì Eudora assumendo Dorner per continuarne

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Solitamente il rilascio di un nuovo Kernel prevede l’aggiunta di parecchio codice ma per la versione 4.17 pare sia arrivato il tempo di pulizie di primavera.

Arnd Bergman, sviluppatore del Kernel Linux di vecchia data, ha proposto di rimuovere il supporto per alcune vecchie (ed anche abbastanza ignote) architetture per poi procedere anche con la rimozione dei device driver relativi.

In the end, it seems that while the eight architectures are extremely different,

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Questione di approccio, e quello di Linus Torvalds è sempre stato piuttosto diretto.

Nello sciagurato caso in cui una modifica non sia all’altezza degli standard, giudicata utile o più in generale inadatta al progetto Linux, il padre finlandese del pinguino non ha mai lesinato critiche. Nella maggioranza dei casi con insulti.

Non fa eccezione l’ultima discussione interna alla mailing list del Kernel nella quale viene messa sul piatto la questione hardening: rendere cioè

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Secondo un recente studio condotto dai team della University of California, dalla Czech Technical University, dalla Northeastern University, Irvine e dalla Microsoft Research, oltre l’82% del codice presente su GitHub sarebbe un mero clone di file precedentemente creati.

Su 4.5 milioni di progetti esaminati (non-forked), di 482 milioni di file solo poco più del 17% si è rivelato essere composto da codice unico.

Lo studio è stato condotto confrontando gli hash dei file

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