Google

Vi ricordate di Fuchsia OS? Ne ho parlato a più riprese qui su LFFL. Fuchsia è il sistema operativo del colosso di Mountain View che ancora oggi è avvolto nel mistero. Sappiamo che la società ci sta lavorando da diverso tempo ormai (le prime tracce risalgono a oltre due anni fa) e che, a differenza di Android, non è basato sul kernel Linux ma su un microkernel proprietario, chiamato inizialmente Magenta

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A marzo è stato il turno dello scandalo di Facebook, che porta il nome di Cambridge Analytica: i dati di più di 80 milioni di persone erano a disposizione di quella società per fare profili, comparazioni e non si sa cos’altro. E sebbene iscrivendosi a Facebook si permetta l’accesso ad una certa serie di dati, nel caso specifico tale permesso non era stato dato: a tutti gli effetti i dati sono stati rubati.
Lo

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Gli ingegneri di Google sono al lavoro per introdurre nel kernel Linux il supporto per l’Apple Magic Trackpad 2. Il Magic Trackpad 2 è un trackpad esterno che porta la tecnologia Force Touch anche sugli iMac e MacBook meno recenti. Di fatto è una versione più grande dei touchpad che trovate sui MacBook.

Questo dispositivo non è in realtà nuovissimo: è stato lanciato da Apple nel corso del 2015. Gli utenti in

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Altro giorno, altra bufera intorno a Google ed ai suoi prodotti.

Dopo il controverso caso della rimozione di parti di dominio visibili nelle URL e la modifica di impostazioni da remoto sui device Android, l’ultima scossa punta ancora al famoso browser dell’azienda di Mountain View.

Già perchè Chrome, come molti browser ad oggi, fornisce un metodo comodo per cancellare i cookies accumulati nel tempo. Per semplificare, i cookie permettono ai siti di caricare

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Google sicuramente ha aiutato a definire internet così come lo conosciamo, arrivando in alcuni casi a diventare sinonimo di internet stesso (quante volte qualche nostro parente ci ha chiamato perchè “non andava più Google”?).

Seppur con i suoi prodotti si pone come a paladino della libertà degli utenti e dell’open source, e nonostante l’incredibile lavoro che abbia innegabilmente fatto per quest’ultimo, spesso inciampa e mostra quello che è uno dei suoi lati,

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Molte volte non ci si fa caso a queste piccole variazioni, sono qualcosa di impercettibile e solo un occhio attento se ne accorge. Prendi il “www” che viene anteposto a tutti i domini: è talmente parte del contesto che ormai c’è o non c’è nessuno se ne accorge. O meglio, quasi nessuno.

Aprendo Chrome, il browser di Google, e digitando un sito a caso, per dire, www.google.com, e premendo invio, ci si troverà

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Molti Chromebook sono in grado di eseguire applicazioni Android, per ora però non c’è un modo intuitivo per eseguire le Linux apps su Chrome OS. Per aumentare la libertà degli utenti Google ha lanciato Project Crostini, progetto del quale abbiamo già parlato qui su LFFL, che richiama un po’ il WSL, e permetterebbe di avere le applicazioni GNU/Linux anche su Chrome OS. L’idea alla base di Crostini è il concetto di

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È possibile contrassegnare le email come spam o come non spam. Inoltre, Gmail identifica automaticamente lo spam e altre email sospette e le inserisce nella cartella Spam.


Contrassegnare le email come spam.

Più messaggi segnali come spam, più efficiente sarà Gmail a contrassegnare email simili come spam.

Apri Gmail su un computer.
Seleziona una o più email.

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Come ogni estate, oramai da anni, anche quest’anno si è tenuto il Google Summer of Code. Questa iniziativa è stata pensata dall’azienda di Mountain View per promuovere l’impegno dei nuovi sviluppatori su software di qualità e -soprattutto- open source.

Dopo essere entrati nel programma (è presente una sorta di selezione, a cui possono partecipare studenti da tutto il mondo), si viene messi in contatto con grandi nomi del panorama open source (da

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Durante la settimana scorsa Google ha annunciato un rifacimento ed un’estensione della sua piattaforma Cloud Launcer. Per chi non la conoscesse, questo sistema permette di scaricare sia software che interi stack applicativi da eseguire sul loro sistema cloud.

Con il nuovo rebrand prenderà il nome di Google Cloud Platform Marketplace, ed abbreviato in “GCP Marketplate”; l’offerta di Google continuerà ad ampliarsi ed introducendo soluzioni production-ready commerciali basate su Kubernetes, promettendo semplificazioni di

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