Google

La tecnica di Fuzz-testing delle applicazione è molto ben conosciuta ed utilizzata; si tratta di fornire in input al software che si sta testando dati non validi, inaspettati o semplicemente casuali, per vedere come questo si comporta.

Da qualche tempo Google utilizza un bot, chiamato OSS-Fuzz, che utilizzando questa tecnica cerca di scoprire -e riportare- bug su diversi software open source. E, lo sappiamo, Google ha tanta potenza di calcolo sotto i

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Il misterioso sistema operativo di Google, Fuchsia OS, si mostra per la prima volta in funzione, rivelando la sua innovativa interfaccia.

Nell’agosto del 2016, Google presentò ufficialmente Fuchsia, un nuovo sistema operativo in piena fase di sviluppo, ne abbiamo parlato anche su LFFL.

Se allora Fuchsia era veramente un mistero adesso le cose cominciano a schiarirsi. Nelle scorse ore Kyle Bradshaw di Hotfix e i colleghi di The Verge hanno postato un video

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Arriva dall'Università del Michigan un nuovo allarme riguardante la sicurezza di Android e dell'utilizzo illegittimo che viene fatto delle "open door", porte di rete aperte necessarie per far passare il traffico in entrata ed in uscita. I ricercatori hanno testato oltre 1600 app presenti su Google PlayStore che utilizzano queste porte: ben 410 risultano non rispettare gli standard minimi di sicurezza, altre sono sprovviste di qualsiasi meccanismo di difesa da potenziali

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Notifiche native per Chrome

Il mese scorso erano trapelate alcune indiscrezioni circa la possibile introduzione delle notifiche native su Linux da parte del popolare browser di casa Google, indiscrezioni che sembrano essere confermate.

Oggi infatti abbiamo qualche certezza in più. In un recente commit si parla espressamente dell’introduzione delle notifiche native. Ne riportiamo una parte, potete leggere il testo integrale qui.

“Add initial support for native Linux desktop notifications This CL adds a stub

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Lo scorso articolo vi ho parlato di una corsa all’ultima versione, ricordate? (In caso contrario vi consiglio di prendervi 5 minuti nel tempo libero e di leggerlo.)


E’ notizia della scorsa settimana del rilascio (chiaramente in pre mega iper ultra beta) della versione di Android O come comunque chiaramente previsto (personalmente mi aspettavo qualche informazione al I/O del prossimo Maggio, sono stati più veloci!).
Mi sono chiaramente informato sulle novità (per lavoro e

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Google Chrome, e quindi anche Chromium, non ha un sistema per le notifiche native su Linux ma utilizza Chrome Notification API per mostrare le notifiche da siti web, estensioni e le Chrome Apps, sia su Linux che su Windows ed anche MacOS.

Questo sistema per le notifiche però, per quanto comunque svolga bene la sua funzione, agisce sul browser e non è integrato nel sistema operativo. Ciò comporta che le notifiche visualizzate non sempre sono

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Google Earth Enterprise (GEE) è una piattaforma utilizzata da aziende e professionisti per costruire e disegnare versioni private di Earth e Maps. La chiusura è stata annunciata da Mountain View nell’ormai lontano 2015 ed è prevista per il 22 marzo 2017.

Tutti ci saremmo aspettati che bigG avrebbe dirottato i propri clienti GEE verso nuove tecnologie come Google Cloud Platform o Earth Engine.

Google Earth Enterprise diventa open source!

Invece ci ha sorpreso ancora

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Google rompe lo SHA-1

by Matteo Cappadonna on

Esistono diversi algoritmi di hashing e, per definizione, questi devono fare una cosa sola: fornendo in ingresso dati di dimensione arbitraria, restituiscono dati di dimensione fissa e valore preciso; questa semplice logica ha permesso di utilizzare algoritmi di questo tipo per diverse cose: dalla verifica di genuinità di un file (avete mai verificato la iso scaricata di una distribuzione?), alla possibilità di verificare l'autenticazione di un utente senza doversi salvare la

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L'ambiente di applicazioni che gira intorno al mondo Apple, generalmente, non è pensato per favorire l'apertura delle stesse. Certo, il background dell'azienda stessa non è "famoso" per l'adozione di licenze open, anche se recentemente qualcosa è cambiato (basti pensare al linguaggio Swift o allo stesso Darwin).

Detto questo, spesso chi sviluppa per piattaforme Apple, e specialmente per la loro piattaforma mobile iOS, non è particolarmente di visione aperta (diverso discorso è per

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