oracle

Non c'è bisogno di sottolineare quanto Java sia diffuso, tanto da risultare il linguaggio di programmazione più usato. Forse pochi sanno però, che Oracle (l'attuale detentore del marchio e sviluppatore di riferimento) ha creato una versione specifica per l'uso in ambito professionale, Java EE (Enterprise Edition).
La versione EE prevede librerie aggiuntive ed implementazioni riviste di alcune API per garantire una maggior sicurezza, specialmente per operazioni sensibili come transazioni finanziarie o trattamento di

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Il compito principale dei giornalisti è render conto del potere, sia esso pubblico o di privati; una nuova società no-profit, dedicata all'analisi delle azioni di un colosso dell'informatica è una buona notizia, anche (o soprattutto?) quando il colosso in questione è Google. E con un sito con nome "The Google Transparency Project" e tanto di dominio ".org", in seno a "Campaign for Accountability" (Campagna per le responsabilità), non si può non essere fiduciosi.

Il problema nasce

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Da diversi anni, dal 2010 per l'esattezza, va avanti la diatriba tra Oracle e Google riguardo l'utilizzo da parte di Android di alcune API presenti in Java.

Le API (Application Programming Interface) sono delle specifiche pubbliche per l'esecuzione di particolari operazioni tramite codice: se quest'ultimo può essere open o closed source, coperto o meno da copyright e licenze, le API sono solitamente pubbliche, poiché altro non sono che il punto di accesso

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Oracle e Google sono tornati per la seconda volta sui banchi di tribunale nell’ambito di una disputa sui diritti d’autore iniziata ben sei anni fa.

Riepilogo della situazione

Il colosso americano del software accusa Big G di avere usato parti di Java (creato da Sun Microsystems, poi acquisito da Oracle) senza permesso e l’ha citato in appello per 9.3 Miliardi di dollari. La questione sollevata da Oracle è di fondamentale importanza perchè va

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Era inevitabile che dopo gli annunci di Microsoft, qualche big del mondo Linux decidesse di fare il salto, magari per curiosità, magari per interesse professionale, magari per convenienza economica.

Fatto sta che Wim Coekaerts, VP del gruppo Linux and Virtualization Engineering di Oracle, ha lasciato la sua azienda per Microsoft.

Conosciuto da molti come "Mr. Linux", si è occupato di far migrare tutto l'ambiente di sviluppo Oracle da Windows a Linux nel 2004,

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Ricordo che quando Sandy, la nostra teacher di inglese, cercò di insegnarci che in inglese la "h" iniziale si fa sentire, fece l'esempio:
"I hhhhhhhate Micheal" (odio Micheal) si prononcia in maniera diversa da "I ate Micheal" (mangiai Michel), e anche il significato cambia!"
Nel caso del titolo di questo post, il verbo si può prestare a entrambi i significati (Sandy non disperarti!).

Microsoft hates Linux (Mircosoft odia Linux)


Dopo una lunga tradizione di sano

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OpenStack Cloud Software

OPENSTACK – PARTE PRIMA

Si parla molto di OpenStack e delle sue applicazioni. Ma che cos’è davvero, perché è stato sviluppato e quali sono i suoi vantaggi?

Che cos’è?
OpenStack è un sistema operativo per il cloud computing in grado di controllare componenti di storage, networking e computing. È open source e gratuito, di solito è installato sotto forma di soluzione IaaS. OpenStack fornisce un insieme di strumenti che servono a costruire e gestire

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Di recente mi è capitato di trovarmi ad avviare Virtualbox e ricevere un errore riguardante l’accesso alle risorse USB. Reinstallando il programma il problema non si è risolto, e nemmeno il solito metodo del vboxdrv setup ha sortito effetto. Mi sono dunque trovato a dover aggiungere a mano il gruppo corretto e inserirvi il mio utente.

Se anche a voi succede la stessa cosa, fate così:

sudo addgroup --gid 125 vboxusers

A questo punto,

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