Se parliamo di server distribuiti o di servizi di hosting condiviso è difficilissimo che l’amministratore di rete permetta ai suoi clienti di avere l’accesso root alle macchine di cui usufruisce, se parliamo di home computing la situazione è piuttosto diversa.
Che sia attraverso “sudo” o “su”, nell’ambito del computing casalingo basato su Linux c’è assolutamente bisogno, almeno una volta al giorno, di elevarsi a superutente per eseguire determinati tipi di operazioni, dalla semplice installazione
Leggi il contenuto originale su Linux – Chimera Revo – News, guide e recensioni sul Mondo della tecnologia