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La Linux Foundation ha annunciato Sigstore, un’iniziativa no-profit volta a garantire maggiore sicurezza per i software open-source attraverso la possibilità di firmare crittograficamente con facilità le varie componenti dei progetti. sigstore will empower software developers to securely sign software artifacts such as release files, container images and binaries. Signing materials are then stored in a…
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Stando alle parole di Google Chrome 89, disponibile da poche ore, ha una migliore gestione della memoria e utilizza fino a 100 MB di RAM in meno per ogni scheda aperta. Il dato è davvero interessante, vorrebbe dire che con una media di 10 schede aperte si potrebbe risparmiare 1GB di RAM.

Com’è possibile? Grazie alla nuova tecnologia per l’allocazione della memoria battezzata PartitionAlloc, che garantisce bassa latenza di allocazione, efficienza, sicurezza

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Dopo 22 anni dalla prima release 7-Zip sbarca ufficialmente su Linux. Stiamo parlando di un tool molto usato per l’estrazione e la compressione di archivi .zip, .rar, .7z, .tar, il cui punto forte è la versatilità. Purtroppo è sempre stato un’esclusiva Windows. Fino a pochi giorni fa l’unico modo per usare 7-Zip sul pinguino era utilizzare un porting scritto in POSIX chiamato p7zip, che però era sviluppato da terzi e non

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Nel tentativo di proteggere la catena di fornitura del software open source, la Linux Foundation, insieme a colossi dell’IT quali Red Hat, Google e la Purdue University si sono unite per lanciare un nuovo progetto: Sigstore. L’obiettivo? Aiutare gli sviluppatori a firmare il loro software garantendo così l’autenticità dello stesso.
Sigstore consentirà a tutta le comunità open source di firmare il proprio software per creare una catena di fornitura trasparente e verificabile.

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Torniamo a parlare di WSL 2 (Windows Subsystem for Linux) dopo il recente articolo sull’aggiornamento del kernel via Windows Update. Microsoft sta migliorando il WSL ad ogni aggiornamento di Windows 10, nonostante ciò alcune funzionalità non sono ancora disponibili. Ad esempio, gli utenti non possono utilizzare alcuna autenticazione biometrica all’interno delle distribuzioni Linux. È qui che entrano in gioco gli sviluppatori di terze parti. Takaya Saeki, uno sviluppatore giapponese, ha ideato

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Evernote, per i pochi che non lo conoscessero, è un’app per il note-taking che consente di migliorare la propria produttività organizzando al meglio il lavoro e la to-do list. Evernote ha una controparte desktop, funziona su browser ma il vero successo l’ha avuto grazie alle app per smartphone Android e iOS. Su desktop sono da tempo disponibili le applicazioni per iOS e Windows mentre storicamente manca quella per sistemi operativi GNU/Linux.

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In tempi di smart working, DAD e socialità ridotta ai minimi termini tutti comunichiamo maggiormente attraverso la rete. “Trovarsi” in videochiamata sta diventando normale e app come Zoom, Teams, Google Meet stanno registrando numeri da record. Spesso, mentre si partecipa ad una riunione su Teams, è necessario prendere appunti, segnarsi un concetto, o rispondere ad una e-mail e non c’è niente di più fastidioso del rumore di sottofondo. Dopo avervi parlato

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In questa mini guida vi parlerò di duf, un tool open source per il terminale che migliora i tradizionali comandi df e du. Consente, infatti, di controllare facilmente lo spazio libero su disco, ordinare l’output e presentarlo in modo intuitivo.

Duf, monitorare l’utilizzo del filesystem da CLI

Duf è un’utility che permette di monitorare lo spazio libero presente su disco, tramite CLI. È rilasciato con licenza MIT ed è multipiattaforma: supporta i sistemi

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Microsoft ha prodotto un’interessante patch per la versione 5.12 del kernel Linux, che arriverà ad Aprile. La patch consentirà il boot di un OS Linux come partizione di root sull’hypervisor Hyper-V. L’idea frulla da tempo nelle teste degli ingegneri di Microsoft che, già a settembre 2020, avevano dichiarato di voler creare uno stack di virtualizzazione completo con Linux e Hypervisor sottomettendo una RFC (request for comment). Dopo l’RFC Microsoft ha rilasciato

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Go è un linguaggio di programmazione open source pensato per realizzare applicativi e software multipiattaforma. Sviluppato da Google, viene concepito nel 2007, da Robert Griesemer, Rob Pike e Ken Thompson. Stiamo parlando di un linguaggio  semplice, veloce, fortemente tipizzato e multifunzionale. Il 28 marzo 2012 viene rilasciata ufficialmente la versione 1.0 del linguaggio e da allora è stato adottato dalle pi+ importanti aziende IT (Facebook, Amazon, Yahoo ma anche IBM e

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