Quale modo migliore di iniziare il nuovo anno se non addentrandosi nei meandri di qualche “nuovo” argomento, così da sfruttare l’anno nuovo per comprenderlo fino in fondo?
Beh, come abbiamo sottolineato in numerose occasioni oramai nel mondo IT da qualche anno la fa da padrone Kubernetes, il software nato in casa Google ed ora nelle mani della Linux Foundation, che si occupa di orchestrare i nostri container in giro per il nostro datacenter (o il nostro cloud).
Che siate dei puristi o preferiate utilizzare piattaforme terze quali il famoso OpenShift di RedHat, che vi appoggiate a soluzioni self-hosted come Kel o a sistemi cloud come Azure o AWS, c’è oramai poco che possiamo fare: il business chiede i container, e chi vuole i container vuole usare Kubernetes.
Seppur l’ampia diffusione del sistema faccia si che sia presente davvero tanta documentazione online (a partire da quella ufficiale), è anche vero che alcuni potrebbero essere interessati a vedere applicazioni pratiche dello stesso, o a piccoli tips&tricks che possono aiutarci a risolvere piccoli e grandi problemi del suo utilizzo quotidiano.
L’ideale in questi casi è partecipare alle numerose conferenze che vengono fatte in giro per il mondo, la cui principale è sicuramente la KubeCon, conferenza organizzata insieme alla Cloud Native Foundation ed in cui si tengono numerosi panel sui più svariati utilizzi di Kubernetes, dalle basi dei vari runtime su cui esso può appoggiarsi, all’implementazione di pipeline di CI/CD fino a piccoli scorci di come un’azienda delle dimensioni di Reddit sia passata all’utilizzo di questa tecnologia.
Cose molto interessanti, dunque, ma spesso difficili da raggiungere (l’ultima è stata a Seattle poco tempo fa); fortunatamente tutti i talk vengono puntualmente caricati online e messi a disposizione su YouTube.
Ed anche questa volta è il caso: più di 300 video sono disponibili in una playlist che copre tutto quello che è stato presentato e mostrato all’ultima conferenza, per diverse ore di contenuti.
Che dire, sicuramente può ingolosire la cosa, non ci resta che augurarvi buon anno e buona visione.
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