Con Ubuntu 20.04 LTS fatto e finito gli sviluppatori di Canonical stanno rivolgendo la loro attenzione su Ubuntu 20.10, che dovrebbe essere rilasciato il 22 ottobre 2020. Si tratterà della ventitreesima edizione del sistema operativo GNU/Linux più popolare. Anche questa volta è stata rispettata la solita regola (non scritta) secondo cui il nome è composto da due termini che iniziano con la stessa lettera (xx di Xenial Xerus, yy di Yakkety Yak, zz di Zesty Zapus e poi Artful Aardvark, Bionic Beaver, Cosmic Cuttlefish, Disco Dingo, Eoan Ermine e Focal Fossa). Shuttleworth e soci hanno optato per Groovy Gorilla.
Ora, è vero, siamo solo a maggio; lo sviluppo di questa versione è ancora nelle fasi iniziali. Non trattandosi di una LTS però gli sviluppatori hanno pochi mesi in cui condensare lo sviluppo di alcune novità degne di nota. In questo riepilogo facciamo quindi una panoramica circa quello che sappiamo sulla nuova release di Ubuntu.
Ubuntu 20.10 Groovy Gorilla: recap
Detto del codename e detto che non si tratta di una LTS, bensì di una Short Term Release, va ricordato che il supporto da parte di Canonical durerà “solo” 9 mesi con bug fixing, patch di sicurezza e nuove app sempre aggiornate. Se questa finestra di 9 mesi vi sembra breve, beh, avete ragione ma rispecchia la politica di Canonical che prevede un LTS ogni due anni e le STR nel mezzo.
Oltre alla data di rilascio sono diverse le date da segnarsi sul calendario. Il ciclo di sviluppo prevede le seguenti tappe:
- Testing week: 3 luglio 2020
- UI Freeze: 17 settembre 2020
- Ubuntu 20.10 Beta: 1 ottobre 2020
- Kernel Freeze: 8 ottobre 2020
- Release Candidate: 15 ottobre 2020
Ubuntu 20.10 – Feature attese
La cosa che più interessa però riguarda le nuove funzionalità che gli sviluppatori intendono introdurre. Nel momento in cui leggete tutto ciò che vi illustrerò qui sotto ha un’elevata probabilità di essere a bordo out-of-the-box su Ubuntu 20.10.
La prima novità, ça va sans dire, è il desktop environment, che fa rima con GNOME 3.38, atteso per settembre 2020. Questa nuova release avrà una UI rivisitata, UX tweaks e ulteriori migliorie. Mi riferisco, ad esempio, ad alcune rifiniture per la nuova lock screen. Sarà quasi certamente rimossa la sezione ‘Frequent Apps’ dall’Applications grid. A proposito di App grid, gli sviluppatori sono al lavoro per ottimizzare la gestione dello spazio adattandosi quindi allo schermo (grande, piccolo, ultrawide, etc).
Altra novità importante, ve ne ho già parlato qui: gli sviluppatori di Ubuntu sono al lavoro per migliorare e facilitare l’uso del lettore di impronte digitali, o fingerprint scanner. Stanno collaborando con il progetto libfprint per migliorare il supporto per i metodi di autenticazione biometrica nelle distribuzioni Linux basate su GNOME. I primi risultati di questo lavoro congiunto saranno presto disponibili (attraverso un aggiornamento SRU) su Ubuntu 20.04 Focal Fossa. I dev hanno migliorato sia il backend che la UI consentendo ai vendors di supportare facilmente nuovi dispositivi biometrici e agli utenti di gestire al meglio le proprie impronte registrate.
Un altra novità riguarda sicuramente il kernel. Ad oggi le daily build si basano su Linux 5.6. In questi mesi Torvalds e gli sviluppatori del kernel rilasceranno almeno altre due versioni di Linux quindi, con buona probabilità, la final release si baserà su Linux 5.8. All’orizzone c’è anche il supporto per i kernel OEM (device venduti con Ubuntu).
Groovy Gorilla – Feature desiderate
Detto che Ubuntu 20.04, almeno a parer mio, è decisamente più scattante rispetto alle vecchie incarncazioni con GNOME, sono molti gli aspetti da migliorare e alcune funzionalità mancano.
Tanti utenti hanno segnalato problemi nell’aggiornamento da Ubuntu 18.04 LTS a Ubuntu 20.04 LTS: troppe ore da attendere per l’aggiornamento per avere poi un desktop lento e inutilizzabile.
L’App Store Snappy ha creato problemi a molti su Ubuntu 20.04, tra crash, freeze e mem leak. Inoltre la ricerca delle app spesso mostra risultati incorrelati con la ricerca.
Un altro aspetto da migliorare sono le icone del desktop che svaniscono dalla vista nel momento in cui vengono attivate le schermate Applicazioni o Attività. Una semplice dissolvenza in entrata / in uscita sarebbe più fluida. Inoltre, il menù delle applicazioni presenta sempre fastidiosi lag.
Sarebbe molto gradita una funzione di recovery built-in. Consentirebbe un ripristino del sistema automatico senza dover scaricare ogni volta una nuova .iso
. Nel 2020 è strano che Ubuntu non offra qualcosa di così semplice.
P.S: Potete già provare le nuove daily builds di Ubuntu 20.10 Groovy Gorilla, scaricatele dal sito ufficiale.
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