Ieri è stata annunciata la disponibilità pubblica del primo codice sperimentale che implementa un nuovo formato di compressione video: l’AV1. Ad annunciarlo il consorzio che ne promuove lo sviluppo e l’adiozione, AOMedia, che raggruppa (tra gli altri) nomi come Amazon, Apple, Google, Facebook, IBM, Cisco, Microsoft, Mozilla, Nvidia e Netflix.
Questo codec si preannuncia come un grande passo avanti nella compressione video, permettendo una riduzione del 30% nelle dimensioni (e con la stessa qualità) rispetto allo stesso video codificato in h264, di fatto lo standard attuale. Inoltre, i video in definizione 4k (e a 30 fps) sono già previsti e supportati (e non estensioni/forzature del formato).
L’altro vantaggio è di essere completamente royalty-free, che tradotto vuol dire gratis: a differenza di mp3 o MPEG2 (il formato dei DVD), qui nessuno detiene brevetti sul codice, e quindi non è necessario pagare alcuna tariffa per l’uso.
Le prime implementazioni (ribadiamo: sperimentali) sono già in giro (GStreamer 1.14), ma con tutta probabilità, visto l’elenco dei sostenitori, non dovremo attendere molto per dei dispositivi che lo supportino nativamente. Fosse solo Netflix sul nostro telefonino…
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