Krita è un programma per disegno e photoediting. È un software libero distribuito con licenza GPL. Valida alternativa a software come Gimp o il proprietario Adobe Photoshop, fino alla versione 2.9 era parte della suite d’ufficio Calligra. Anche se Krita è diventato di fatto un progetto indipendente, si basa su librerie Qt e applicazioni di base dell’ambiente KDE. Solitamente ciò vuol dire che, provando a installarlo su ambienti grafici diversi da KDE, necessita di tanti pacchetti dipendenti. In questo articolo però vi spiegherò come poterlo usare su tutti gli ambienti grafici, senza doverlo neppure installare.
Dicevamo che, se ad esempio su Ubuntu 16.04, provo ad installare Krita, il sistema mi informa che è necessario aggiungere 177 pacchetti, per un totale di 119 MB di archivi. Ma soprattutto mi troverò installati pacchetti di cui non ho bisogno, che andrebbero a “sporcare” un po’ il sistema: pacchetti relativi a Calligra, a KDE4, perfino il set di icone oxygen. “Mescolare” ambienti grafici troppo differenti non è quasi mai una buona idea (come spiegato in questo articolo).
Tuttavia, se andiamo sulla pagina ufficiale di download del programma, noteremo che oltre alle versioni per Windows e Mac, è possibile scaricarlo per GNU-Linux in formato AppImage. Per chi non conoscesse questo progetto, si tratta di pacchetti portabili e di fatto universali, eseguibili senza installare il software (maggiori informazioni in questa pagina). Per utilizzare Krita, quindi, sarà sufficiente:
- Scaricare il file AppImage da questa pagina.
- Una volta terminato il download, cliccare sul file col tasto destro e inserire la spunta relativa ai permessi di esecuzione, per eseguire il file come programma.
- Fare un normale click sul file.
Ecco qui:
N.B.: il file è disponibile solo per sistemi 64-bit. A quanto rilevo non è possibile impostare la lingua italiana.
Se vogliamo integrare Krita con il desktop (e troviamo scomodo ogni volta andare ad aprire la cartella dove abbiamo salvato il file), basta crearsi un avviatore del file portable:
- Possiamo, ad esempio, salvare il file in una cartella nascosta nella Home. Possiamo chiamarla semplicemente .Krita (con il punto iniziale; sarà visualizzabile premendo i tasti CTRL+H).
- A questo punto basterà creare un avviatore nella cartella .local/share/applications/, sempre nella Home (se non c’è createla). Create lì un file vuoto e dentro scriveteci:
[Desktop Entry] Version=1.6 Name=Krita Comment=Painting and image editing program Exec=/home/nome-utente/.krita/krita-3.0.1-x86_64.appimage #modificate la riga precedente in base a nome e posizione del file Icon=/usr/share/app-install/icons/calligrakrita.svgz #È possibile usare altre icone, specificandone il percorso nella riga sopra Terminal=false Type=Application Categories=Graphics;Photography;
- Salviamo il file come krita.desktop e verifichiamo sempre che sia posto il flag sui permessi di esecuzione.
Per eliminare Krita basterà eliminare il file AppImage e l’avviatore creato.
Enjoy!
Leggi il contenuto originale su Linux – Pinguini per caso