La settimana scorsa Valve si è lasciata sfuggire, tramite una pagina del proprio store pubblicata per errore, alcuni dettagli relativi a Index, il suo prossimo visore VR.
GamingOnLinux ha immediatamente notato, nella sezione dei requisiti di sistema, la dicitura “SteamOS + Linux” ed ha chiesto a Valve qualche dettaglio in più che ha risposto semplicemente:
Yes on Linux support.
Sviluppare non è semplice e se già è complesso assicurarsi che un gioco Windows funzioni bene, Linux non da di certo una mano con tutte le sue varianti, i driver non ufficiali ed i setup custom che gli utenti si preparano.
Con tutte queste variabili di mezzo, Linux come piattaforma di gaming fatica un pochino a decollare e sono molti gli sviluppatori che hanno mollato il colpo.
È qui che entra in gioco Valve che lo scorso agosto ha annunciato una nuova versione di Steam Play che consente di giocare a videogiochi disponibili solo su Windows, anche sulla piattaforma del Pinguino.
Dopo 8 mesi dal lancio, i giochi che funzionano (più o meno bene, accontentiamoci!) su Linux sono oltre 4000.
Possiamo quasi sbilanciarci e dire che, seppure con molta “calma”, il mondo del gaming si sta accorgendo di che fetta di utenza si sta perdendo per strada trascurando Linux.
D’altronde, non è che possiamo passare sempre le giornate a giocare con systemd!
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