A pochi mesi dal rilascio stabile (teoricamente il 2 giugno 2021), è stata pubblicata una beta di openSUSE Leap 15.3.
La novità di openSUSE Leap 15.3 è ecclatante: sarà possibile migrare a SLES (SuSE Linux Enterprise Server) 15 SP3 in maniera facile in quanto i binari delle due distribuzioni sono gli stessi, ad eccezione di alcuni pacchetti cosmetici (principalmente di branding).
Per esempio, sarà possibile usare la gratuita openSUSE Leap 15.3 in ambienti non produttivi mentre SLES 15 SP3 in ambienti dove è opportuno il supporto del vendor.
Per quanto riguarda l’architettura x86_64, openSUSE Leap 15.3 Beta arriva con tre desktop environment selezionabili in fase di installazione: KDE Plasma, GNOME oppure Xfce. E’ disponibile anche un’installazione senza GUI.
openSUSE Leap 15.3 è certamente riconoscibile per essere una delle poche distribuzioni a usare di default BRTFS e lo sfrutta molto bene tanto che ogni modifica che viene fatta come l’installazione di un pacchetto, viene anticipata da uno snapshot sul filesystem che consente un rollback allo stato precedente. E’certamente possibile usare un altro filesystem come EXT4 oppure XFS per chi preferisce una gestione più tradizionale dello spazio disco e degli aggiornamenti.
Ricordiamo i requisiti di sistema raccomandati per l’architettura x86_64: singolo processore dual core da 2 Ghz in su, 2 GB di memoria RAM, 40 GB di spazio libero su disco rigido, unità DVD o una porta USB per il supporto di installazione e accesso a Internet per l’installazione con l’immagine network (quella più piccola).
Si può tranquillmente ridurre lo spazio disco necessario a 12-13 GB che, in ambienti dove i dati da immagazzinare sul server sono pochi, sono più che sufficienti.
La ISO di può scaricare qui: https://download.opensuse.org/distribution/leap/15.3/iso/
Lascia un commento